Movistar, Vinicius Rangel torna in patria e annuncia l’addio alla squadra con effetto immediato: “Corpo e mente mi chiedono qualcosa di diverso”
Vinicius Rangel lascia la Movistar con effetto immediato. Il corridore brasiliano ha deciso di tornare in patria per continuare la sua carriera ad un altro livello, lontano dalle pressioni e le costrizioni del professionismo. Dopo cinque anni nel Vecchio Continente, il classe 2001 la cui vittoria ai Campionati Nazionali 2022 resta l’unica da professionista all’interno di una carriera che non lo ha visto mai trovare molto spazio. In tre anni con la formazione WorldTour iberica non ha infatti mai partecipato ad alcun grande giro, prendendo il via solamente di una classica Monumento, quando quest’anno ha corso la Parigi-Roubaix, chiusa in 94ª posizione.
“Jo deciso di tornare nel mio Paese, dopo cinque anni di gare in Europa – spiega colui che nel 2021 era stato nono dei Mondiali Jrs, dopo due stagioni di apprendistato in Spagna – Ho fatto molta più strada di quanta avrei mai potuto immaginare. Ho potuto partecipare a molti dei migliori eventi ciclistici del mondo. Ho condiviso il gruppo e le esperienze con alcuni dei migliori atleti di questo sport. E ho portato con me molti buoni amici da questa avventura. Tutto questo, portando la bandiera brasiliana in giro per il mondo, come ho fatto per un anno intero dopo il mio titolo nazionale nel 2022 e come ho apprezzato ancora di più ai recenti Giochi Olimpici di Parigi. È un onore indescrivibile”.
Senza entrare nei dettagli, il ciclista carioca spiega la sua scelta: “Il mio corpo e la mia mente mi chiedono in questo momento di godermi lo sport in modo diverso. Sento che in Brasile godrò di una libertà che non ho in Europa. Ho ancora molto da dare al ciclismo e vorrei che fosse nel mio Paese. Voglio ringraziare tutte le squadre, i compagni e gli allenatori che mi hanno accompagnato in questi anni. Il Movistar Team è stato la mia casa da professionista, e ringrazio Eusebio Unzué per la sua comprensione e pazienza in tutto questo tempo. Anche il Team Valverde e Alejandro Valverde, così come il team Telcom. Non voglio dimenticare Telefónica e Vivo, che sostengono il ciclismo e altri sport su entrambe le sponde dell’Atlantico e ci permettono di andare avanti. Ci vediamo presto. La strada continua”.
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